Ingiunzione fiscale dei comuni

Quali sono le cartelle esattoriali per le quali il contribuente potrà beneficiare della così detta “rottamazione ter”, chiudendo, così, le pendenze con il fisco senza pagare sanzioni e interessi di mora? Quando si parla di cartelle, la maggior parte dei contribuenti ha in mente, di sicuro, quelle dell’Agenzia della Riscossione, ma vi sono altri soggetti – oltre all’ex Equitalia – che riscuotono le imposte soprattutto a livello comunale. Gestendo il recupero di tributi tutt’altro che secondari per la vita di cittadini ed imprese: TARI, IMU, TASI per citarne alcuni.
Per fare chiarezza, ho pensato di porre il quesito al Ministero dell’Economia, secondo il quale il beneficio della “pace fiscale” potrà applicarsi a tutti i “carichi” emessi dagli Agenti della Riscossione, anche riguardanti i tributi locali. Se, però, il Comune ha affidato tale compito ad un soggetto privato abilitato che, invece della cartella esattoriale, utilizza lo strumento dell’ingiunzione fiscale, ebbene in tale ipotesi, non sarà possibile avvalersi degli sgravi previsti dalla rottamazione.
L’ingiunzione fiscale è un istituto, alternativo alla cartella esattoriale, che risale ad oltre cent’anni fa ed è molto utilizzato a livello locale perché, dopo trenta giorni dalla sua emissione consente già di pignorare i beni dei debitori. Al contrario i tempi di perfezionamento delle cartelle esattoriali sono più lunghi e complessi in quanto richiedono la formazione dei ruoli. I comuni possono utilizzare direttamente l’ingiunzione fiscale oppure affidarne la gestione a privati abilitati: in ambedue i casi, purtroppo, non sarà possibile per i contribuenti beneficiare della riduzione di more e sanzioni.
Al di là degli aspetti tecnici che governano queste procedure, c’è da riflettere sul fatto che talune scelte gestionali, pur legittime, incidono in maniera discriminatoria sui cittadini. Così è in questo caso, in quanto per lo stesso tributo , il contribuente potrà beneficiare o meno della rottamazione a seconda della tipologia di riscossione prescelta dal comune. Cartella esattoriale si, ingiunzione fiscale no.
Complice sicuramente la mancata riforma del sistema da parte del Governo che ci ha preceduto, in quanto la delega prevista dalla legge 23/2014 è ormai scaduta. Un tema che spetta a noi adesso affrontare.