Mi occupo di problemi reali, le bandierine le lascio agli assessori

Quando mi sono interessato per la prima volta a Casello 45 c’era una situazione di stallo, il cantiere era bloccato e i disagi in quella zona enormi. Era l’agosto 2018 e da allora ho eseguito più sopralluoghi e sollecitato sia Rfi che la Città metropolitana per concludere bene e in fretta i lavori. L’ho fatto per dare una risposta alle istanze dei cittadini, per aiutarli a risolvere i loro problemi. Per me la politica è ed è stato sempre questo: contribuire a una vita migliore per tutti. Non mi interessa piantare bandierine. Le passerelle sono qualcosa da cui mi tengo lontano. Sembra invece che al Comune di Aprilia ci sia qualcuno a cui interessano molto. Non mi aspettavo infatti ringraziamenti, ma neppure le critiche ricevute dall’assessore Luana Caporaso per il mio interessamento su Casello 45. Stia serena l’assessore che non ho mai pensato a toglierle le forbici dalle mani e tagliare io il nastro quando sarà il momento di inaugurare quell’opera. Mi sono impegnato appunto per dare un aiuto a chi si trovava costretto a percorrere chilometri per attraversare la linea ferroviaria, in mancanza del sottopasso, e altre cose le lascio tranquillamente a lei. Così come lascio tutti i possibili meriti sulla gestione dell’ambiente all’assessore, sempre di Aprilia, Monica Laurenzi, ugualmente piccata per il mio impegno affinché venga fatta chiarezza sul rogo della Loas l’estate scorsa e affinché casi del genere non si ripetano più, per cui ho presentato anche una proposta di legge partendo dagli spunti forniti da tutte le associazioni apriliane durante il convegno “Lazio dei Fuochi” che ho organizzato ad Aprilia a distanza di pochi giorni in pieno agosto. Continuerò ad occuparmi dei problemi dei cittadini e magari consegnerò qualche bandierina ai due assessori affinché possano con orgoglio piantarla su qualche cantiere