Coronavirus, Zingaretti potenzi subito la didattica a distanza ed i tamponi nelle scuole del Lazio!

Per le scuole è stato fatto molto, ma non basta. Quanto previsto nell’ultimo Dpcm non è sufficiente per frenare la nuova ondata del Covid. Chiedo dunque al presidente Nicola Zingaretti di potenziare la didattica a distanza e di garantire regole certe ed omogenee per la prevenzione nei diversi istituti e per gli interventi dopo che vengono registrati dei casi di positività. L’impegno che stanno mostrando dirigenti scolastici, docenti, personale Ata e alunni, dalle pratiche di sanificazione al distanziamento sociale, come ho avuto modo di verificare personalmente visitando alcuni plessi, è lodevole, ma è necessario fare di più vista la curva dei contagi e per evitare che le scuole siano nuovamente costrette a chiudere i battenti. Al presidente Zingaretti chiedo di valutare il potenziamento della didattica a distanza a partire dalla scuola secondaria superiore, passando dal 30% già previsto dalle indicazioni ministeriali al 50%, come accadrà da lunedì in Liguria e Piemonte, alternando in tal modo lezioni in presenza e a distanza e diminuendo in tal modo il pericolosissimo affollamento sui mezzi di trasporto, che si potrebbe comunque potenziare ricorrendo a convenzioni con i privati almeno per coprire le corse negli orari di punta. In questi giorni inoltre le scuole si stanno trovando in difficoltà anche sul piano della prevenzione sanitaria e ritengo opportuno predisporre settimanalmente la somministrazione di tamponi rapidi attraverso personale infermieristico dedicato, oltre a stabilire regole chiare ed omogenee sugli interventi da compiere dopo che viene registrata una positività in una classe, considerando che al momento le soluzioni o peggio le non soluzioni sono diverse nei vari Comuni, da parte delle varie Asl e di frequente in base alle diverse sensibilità dei dirigenti scolastici. Sono venuto infine a conoscenza di difficoltà nella gestione delle pratiche tra le scuole e l’ufficio di prevenzione in provincia di Latina e chiedo pertanto al direttore generale dell’Asl, Giorgio Casati, di rivedere il funzionamento di questo ufficio, potenziandone il personale in base alle esigenze mutevoli dell’emergenza. La tempistica è l’arma migliore per battere il contagio