In Italia milioni di persone si sono sentite lasciate indietro mentre il mondo si chiudeva in casa terrorizzato dal virus. Hanno ricevuto un bonus da 600 euro a marzo e poi nulla più. Ne ho incontrate tante di queste persone in queste settimane post-lockdown. Sono liberi professionisti, artigiani, giovani con contratti di collaborazione, lavoratori dello spettacolo. Tutti mi facevano la stessa domanda:
- Perché non siamo stati mai considerati negli atti del governo, perché siamo diventati invisibili? Possibile che nessuno abbia pensato a noi?
Alle loro domande non potevo dare alcuna risposta nell’immediato. Semplicemente avevano ragione: erano stati lasciati indietro. Il Governo ha un debito con loro.
Io però non voglio che restino dimenticati, per questo ho scelto di muovermi in prima persona e fare qualcosa di concreto. Ho presentato un emendamento all’art. 25 del Decreto Rilancio per ampliare la platea di coloro che possono chiedere finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti rapportati al loro volume di affari.
Ci sono buone possibilità che l’emendamento possa essere valutato positivamente dal Governo. Vi terrò informati.
A qualcuno può sembrare una goccia nel mare, per molti si tratta di un sostegno importante.