Libertà di Stampa sotto Assedio: L’Italia e la Legge Bavaglio

La recente approvazione della cosiddetta “legge bavaglio” al Senato segna un momento di profonda preoccupazione per il futuro della libertà di stampa in Italia. Questa legge, introdotta con l’intento di proteggere la privacy dei cittadini coinvolti in procedimenti giudiziari, rischia di avere effetti devastanti sulla capacità dei giornalisti di raccontare liberamente le cronache giudiziarie, minando alla base il diritto di cronaca e di informazione.

La legge impone severe restrizioni sulla pubblicazione di atti giudiziari e informazioni relative a indagini in corso, limitando drasticamente la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni di interesse pubblico. Gli effetti di tale provvedimento saranno particolarmente evidenti nel giornalismo d’inchiesta, dove la possibilità di esporre malefatte e corruzione attraverso la divulgazione di documenti e testimonianze giudiziarie gioca un ruolo cruciale.

Riflettendo sul mio periodo come deputato della Repubblica nella XVIII legislatura, ricordo con preoccupazione il fenomeno delle querele preventive utilizzate da sindaci e assessori per intimidire i giornalisti locali e impedire la pubblicazione di articoli sulle loro malefatte. La mia interrogazione parlamentare (https://shorturl.at/wETZ9) su tale tema mirava a sollevare consapevolezza su questa pratica inaccettabile, che mina non solo la libertà di stampa ma anche il diritto dei cittadini di essere informati su quanto accade nelle istituzioni che li governano.

L’approvazione di questa legge rappresenta un arretramento culturale che rischia di far scivolare l’Italia sempre più in basso nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa. È fondamentale che la società civile, i professionisti dell’informazione e le istituzioni democratiche si mobilitino per opporsi a misure che limitano la trasparenza e la libera circolazione delle informazioni. La democrazia si nutre di dibattito aperto e informazione libera; senza questi pilastri, il rischio è quello di scivolare verso forme di autoritarismo sottile, dove il controllo sull’informazione diventa uno strumento di potere.

In conclusione, la “legge bavaglio” non solo rappresenta un attacco diretto ai giornalisti e alla loro capacità di informare il pubblico ma minaccia l’intera struttura democratica dell’Italia. È un campanello d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare, una chiamata all’azione per tutti coloro che credono nella libertà di stampa come fondamento di una società libera e giusta.