Torrente Pontone: bene il finanziamento, ma occorrono controlli

Finalmente arrivano i primi fondi per la messa in sicurezza del torrente Pontone. Le ondate di piena hanno già causato una vittima, molte famiglie di Formia e Gaeta hanno rischiato la vita e visto più volte le loro proprietà devastate dall’acqua. Con i 600mila euro investiti dalla Regione Lazio possono iniziare a riacquistare un po’ di serenità. Ringrazio dunque la Regione e in particolare il direttore della Protezione civile regionale, Carmelo Tulumello, con cui mi sono confrontato a lungo dopo l’ultima alluvione lo scorso anno, e il consigliere regionale Salvatore La Penna, che mi ha sostenuto in questa battaglia. Il lavoro è stato intenso e faticoso. Per cercare di trovare una soluzione al problema del torrente Pontone ho esaminato a fondo tutto quello che era stato fatto nel corso degli anni, scoprendo tristemente tutto quello che non era stato fatto, ho interloquito con il prefetto, con i sindaci, con la Regione Lazio e sollevato il caso al Ministero dell’ambiente e presso la Presidenza del consiglio dei ministri, nello specifico presso la Protezione civile nazionale. Ora un primo risultato è stato raggiunto. La battaglia è stata lunga e ringrazio più di tutti il Comitato Pontone, che mi è stato sempre vicino. Ci tengo inoltre a sottolineare l’importante apporto dato dal prefetto Maurizio Falco e dal commissario del Comune di Formia, Silvana Tizzano. Il primo risultato raggiunto, però, non basta. Occorre fare di più. Non sono sufficienti a mettere in sicurezza la zona i 600mila euro investiti per gli interventi di dragaggio, pulizia e messa in sicurezza del Pontone. Ma soprattutto, considerando i troppi errori e le troppe omissioni nella gestione di fondi per operazioni analoghe nel passato, la scarsa trasparenza in quegli interventi, occorre vigilare su come quel denaro verrà investito e questo sarà il mio ulteriore impegno. Non ci si può più distrarre, come è accaduto con la perdita del finanziamento da parte del Comune di Gaeta. Vanno recuperate tutte le risorse disponibili. Tra pochi mesi sarà anche pronta la progettazione per la messa in sicurezza definitiva e poi si potrà procedere con i lavori.