Un emendamento all’articolo 54-bis del il DL Rilancio: equità di tempo per chi ha chiesto prestiti (e meno burocrazia)

Un emendamento all’insegna dell’equità e della semplificazione burocratica

Siamo soffocati dalla burocrazia. Neppure l’emergenza Covid sta spazzando via quella che è una piaga nazionale.

Oggi quindi ci troviamo davanti al paradosso che, appena varato il Decreto liquidità, chi ha chiesto subito prestiti si trova ora a dover accettare condizioni svantaggiose rispetto a chi, poco dopo, li è andati a chiedere dopo la conversione del decreto. Non lo trovo accettabile.

Ho presentato quindi un emendamento all’articolo 54-bis del Decreto Rilancio affinché possa essere colmata tale differenza.

  • Cosa prevere all’art.54 del DL Rilancio?

Il Decreto Liquidità ha previsto l’accesso “automatico” ai nuovi finanziamenti di importo limitato grazie al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Alle piccole e medie imprese, agli esercenti arti o professioni, e poi in sede di conversione anche alle associazioni professionali e ai broker, è stato consentito di usufruire di una garanzia da parte dello Stato del 100% su un importo di massimo 25.000 euro da restituire in 6 anni. Con la conversione del decreto e il lavoro fatto prima in Commissione finanze e poi in aula, sono state introdotte condizioni più vantaggiose. Il testo è stato migliorato. E l’importo del finanziamento garantito al 100% è stato portato fino a 30.000 euro, fissando la restituzione in 10 anni e con un tasso di interesse più favorevole.

  • Perché ho presentato un emendamento all’Art.54?

Il fatto di non far beneficiare di tali condizioni anche a chi ha chiesto i prestiti poco prima della conversione rappresenterebbe una assurda disparità, soprattutto in un momento come questo in cui le nostre aziende hanno estremo bisogno di liquidità.

  • Cosa prevede l’emendamento che ho presentato e chi ne può trarre beneficio?

Con l’emendamento che ho presentato ho previsto che, per i finanziamenti concessi poco prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, l’intermediario finanziario conceda senza indugio ed ulteriori formalità, su istanza del debitore formulata anche in via telematica, l’approvazione e comunicazione del nuovo piano di rateazione, che estenda la durata del rimborso con efficacia dalla prima rata successiva in scadenza. Firmando un semplice modulo, in tal modo sarà possibile allungare la durata di restituzione del prestito.

La burocrazia si abbatte anche così e questi ritengo siano i veri aiuti di cui hanno bisogno le imprese italiane